Riflessioni di alcune delle Anne partecipanti agli incontri “Tu chiamale emozioni…” del 18 e 21 novembre 2020
Pensavo avremmo fatto una sorta di veglia in memoria di Simona, un’Anna che non conoscevo e che è morta di cancro. E invece è stata una mattinata intima di condivisione e tenerezza, un momento nostro, un momento perfetto.
Denise
Un intenso momento di condivisione dopo tanti mesi in un vortice di emozioni (tra diagnosi, cure, intervento, radioterapia). Un momento dedicato a me stessa che come tutte le belle cose è volato, sarei rimasta ancora col gruppo per ore…
Francesca
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È stato proprio un incontro molto piacevole e solo per noi, dove abbiamo potuto esprimere con tutto il cuore e liberamente le nostre sensazioni tra donne vere che hanno e stanno vivendo momenti difficili. Incontrare poi nuove Anne…. sembrava di vedere un fiore che pian piano stava sbocciando per poi mostrare la sua bellezza…
Marinella
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Incontrarsi, tendersi le mani e sentirsi meno sole in questa esperienza di malattia, paura e rinascita
Mara
Ma quanto è bello avere un gruppo e condividere momenti belli e brutti. Sapere che non sei sola e che anche le altre persone che hanno vissuto quello che hai vissuto tu la pensano esattamente come te. Tutti dicono: non essere negativa, pensa sempre al positivo, vedrai che passerà, metti alle spalle quello che hai passato…..ma come fai? E’ impossibile e solo chi ha vissuto quei momenti particolari è in grado di capire esattamente che non si dimenticherà mai. Poi ci sono i momenti di riflessione, dove le emozioni salgono improvvisamente dopo una notizia sconvolgente….e se devo ricominciare ancora tutto dall’inizio avrei la forza per riuscire? Come riuscirò a dirlo alla mia famiglia senza sconvolgere la loro vita? E riuscirò ad uscirne ancora? Sono tutte domande alle quali non si riesce a dare una risposta e per fortuna non sono quotidiane ma nascono quando si deve gestire le emozioni. Confrontarsi e sostenersi è un dono prezioso, grazie Anne che ci siete.
Nadia