«Prima di tutto bisogna spiegare che cosa s’intende con “prevenzione”. Oggi la prevenzione va divisa in due momenti: quella primaria, che dipende esclusivamente da noi e che contempla gli stili di vita – alimentazione, controllo del peso, attività fisica, abolizione del fumo e dell’alcol – che oggi consente di ridurre del 40% il rischio di malattia; e quella secondaria che è invece legata agli esami clinici e strumentali. La cosa importante è sottolineare che questa prevenzione inizia con una visita clinica. Non è pensabile fare prevenzione solo con gli strumenti. Una ragazza dell’età di 20 anni dovrebbe cominciare a fare una visita senologica e poi, in relazione alle esigenze stabilite dallo specialista, eventuali esami complementari. È chiaro che con il passare degli anni la prevenzione cambia: se fino ai 40 anni è necessaria un’ecografia mammaria, sempre a discrezione dello specialista, dopo quell’età diventa importante la mammografia con una cadenza che può essere di uno-due anni, sempre a discrezione dello specialista».